Siamo due coppie che avevamo deciso di fare un weekend lungo in Piemonte. Siamo partiti dopo lavoro giovedì, avendo prenotato degustazioni e ristoranti in anticipo, e siamo tornati tardi domenica notte.
Alloggio Casale Mattei a Corneliano d’Alba
Le autostrade in Italia sono ottime e segnalate bene, ma detto questo diviene un po’ più complicato. In generale, anche con il GPS, abbiamo grande difficultà trovare luoghi – se ci sono segni, non sono ben posizionati. Questo vale sia per le cantine, sia per i ristoranti e gli alloggi. Beh, ovviamente siamo sempre riusciti, e quando abbiamo alla fine trovato il Casale Mattei, ne è valsa la pena. Un alloggio molto piacevole con 4 stanze – la padrona di casa è molto disponibile, e tutto sembrava confortevole e intimo. Anche se la padrona parlava solo un po’ dell’inglese, siamo riusciti a gesticolare i nostri bisogni. La prima sera, arrivando tardi, ci siamo ritrovati nell’unica pizzeria in città ancora aperta. Molto locale e buono come inizio.
Produttore di vino Cornarea a Vezza d’Alba
Dopo una buonissima colazione nel intimo edificio che nel passato fungeva da stalla siamo andati dal primo produttore di vino e abbiamo cominciato da un giro dei vigneti. Fuoristrada non necessaria, ma consigliata 🙂 – I filari di viti più in alto vengono raccolti tardi, dopo di che l’uva viene lasciata un paio di mesi per diventare uva passa e alla fine diventa Tarasco.
Tornati nella cantina, uno dei due figli (del proprietario originario) e sua moglie hanno condutto la degustazione. Abbiamo pagato un po’ in più per assaggiare prodotti locale insieme alla degustazione — consistevano del loro salame tradizionale e diversi formaggi di capra e mucca. È stato abbastanza buono, ma non proprio “value for money”.
Vini:
Roero Arneis – Profumo intenso. Gusto fine e secco, floreale di corpo ma poco persistente. La mancanza di persistenza può essere spiegato del fatto che il vino (con mio sorpreso) sia stato servito troppo freddo.
André – Un colore fantastico di giallo ambrato. Interessante profumo profondo. Meraviglioso armonico e persistente fresco gusto fruttato con sfumatura di quercia. Un vino bianco con aspirazione di diventare rosso.
Roero Nebbiolo – Colore brillante. Piacevole profumo e gusto. Oltre a un profumo fruttato, liquirizia è anche abbastanza intenso, ma non troppo nel gusto. Era ovvio che Cornarea concentra più sui vini bianchi.
Tarasco – Vino da dessert simile a Sauterne. Fantastico colore dorato con un profumo molto intenso. Gusto persistente, intenso ed armonico; non stucchevole per niente.
Abbiamo comprato qualche bottiglia di Roero Nebbiolo e Tarasco. Ora rimpiango di non aver comprato un paio di bottiglie di André – era curioso.
Produttore di vino Pietro a Vezza d’Alba
Una cantina molto bella e ben curata, con tante aiole e vasi da fiori in ed intorno al cortile. Era l’ultimo giorno del raccolto, e un paio di ore prima hanno avuto un tipo di festa per tutti i lavoratori, la nostra padrona di casa ci ha detto che in media ogni persona aveva bevuto una bottiglia di vino. Impossibile da vedere; tutto era in ordine. Di nuovo ci siamo stati offerti di andare ai campi, ma perché avevamo anche una terza visita più tardi quel giorno, il tempo stringeva. Quindi, dopo un breve giro, abbiamo scelto di continuare direttamente con la degustazione.
Vini:
La degustazione si è tenuta fuori sulla terrazza al sole piacevole e 24 gradi. Volevamo degustare i loro tre bianchi. Abbiamo dovuto dire di no a un solo rosso, di nuovo perché i tempi erano stretti.
Roero Arneis – Cristallino colore dorato. Profumo floreale e poco intenso. Meraviglioso gusto secco e un po’ floreale con sfumature di frutta, anche poco intenso.
Langhe Favorita – La nostra prima degustazione dell’uva Favorita. Meraviglioso profumo floreale, e persistente gusto armonico e robusto.
Farnei – ½ Arneis/Favorita – Sorprendente piacevole gusto, mantenendo le qualità dell’uva Favorita senza essere così intenso.
Produttore di vino GIGI Bianco a Barberesco
Le prime due visite erano state organizzate da “Piemonte on Wine“, ma la visita da GIGI Bianco abbiamo organizzato direttamente con Susanna Bianco. E attenzione, vi svelo il finale: Insieme a la visita più tardi al Ristorante Vagabondi è stato senza dubbio il culmine della gita. Dopo un giro in attraversando bellissimi paesaggi, il paese Barbaresco, e GIGI Bianco ci si trova sotto la famosa torre. Davvero… che luogo, che personalità, che vini… Producono 18 000 bottiglie all’anno — e danno impiego a 7 persone a tempo pieno e altro 3 part-time. È quindi una produzione molto piccola. Hanno tutte le certificazioni e tengono le loro botti e la loro attrezzatura SOTTO “la torre” in centro del paese Barbaresco. Come ho già scritto, la degustazione anche è avvenuta lì.
Vini:
Abbiamo attraversato la loro lista di vini intera dal basso verso l’alto. Però, la quantità del vino nel bicchiere era probabilmente la più piccola tra le bicchieri che avevamo già degustati. Bastava solo per prendere un profumo e un gusto. Per questa gita i bevitori avevamo deciso di portare con sé un autista, perciò il secchiello non veniva molto usato. Tre vini in particolare si sono distinti.
Langhe Nebbiolo – Molto piacevole. Profumo fine e robusto e un gusto equilibrato.
Barbera d’Alba – Profumo fine pieno di frutta, che insieme a quercia era anche riflesso in un gusto armonico e robusto. Si sente gli acidi dopo. Uno dei vini più buoni del gita e anche il vino di cui abbiamo comprato di più.
Barberesco Ovello – Abbiamo cominciato con il 2011 di un punteggio molto elevato con molto tannino, ma senza dubbio bevibile anche adesso. Dopo di questo, abbiamo continuato con il 2009, e il gruppo si è diviso. Secondo me il 2009 con il suo muscolo e corpo armonico e speziato è meglio del 2011 e con quasi la stessa potenziale.
Un’altro membro del gruppo sentiva che il 2009 era buono, ma non tanto buono quanto il 2011, e che la sua potenziale è limitata. Ovviamente, abbiamo deciso di comprate 2 bottiglie del 2009 e 2 del 2011 e abbiamo organizzato 2 appuntamenti nel futuro. Faremo una degustazione di entrambi nell’estate del 2016 e di nuovo nel 2017. Allora vedremo chi ha ragione.
Ristorante Osteria del Vignaiolo in La Morra
Abbiamo cominciato con un bicchiere di vino, bevuto sulla loro terrazza. La selezione della carta dei vini era grande per bottiglie interi, ma non c’era molto tra cui sceglere per i bicchieri soli. Due di noi hanno ordinato il menu di degustazione mentre le altre due hanno scelto il menu à la carte. Mi ricordo che abbiamo bevuto un buono Campass Barbera d’Alba, ma per dir la verità, dopo tre grandi degustazioni di vino più il resto, non mi ricordo tanti dettagli dalla cena, e curiosamente, non ho preso appunti.
Il Mercato di Alba
Ad Alba, il sabbato, c’è un mercato fantastico in cui si trova diversi prodotti fatti a mano ad alta qualità nelle bancarelle situati sulle strade e nelle piazze.
Risto-pub Attaccati al Fusto ad Alba
Ci siamo allontanati dalla strada principiale La Vittorio Emanuele e sono riusciti a trovare un bar piccolo e accogliente con una lista di birre enorme! Con una grande selezione di vini, piatti buoni e birra e la possibilità di sedersi fuori e godersi il sole e le 22 gradi è stato un pranzo meraviglioso dopo un po’ di shopping.
Ristorante Locanda Dei Vagabondi a Corneliano d’Alba
Nel 2014 abbiamo soggiornato in Canale d’Alba. In un libro comprato nel centro turistico abbiamo trovato un ristorante che sembrava accogliente e situato solo 10-15 km dal nostro alloggio. È stata una scoperta fantastica. Divertente, nascosto in un cortile dietro un cancello chiuso, abbiamo scoperto un ristorante molto accogliente e pieno zeppo in cui eravamo gli unici stranieri. Non c’era né menu né lista di vini e il servizio è stato gentile, amichevole e cortese. Questo anno abbiamo soggiornato a Corneliano, e abbiamo chiesto a nostra padrona di casa di consigliarci un ristorante locale. Nonostante “niente libero” lei era riuscita di fare una prenotazione, e quando abbiamo raggiunto il ristorante, seguendo le sue istruzioni, ci siamo subito accorti che siamo tornati al ristorante del anno scorso!
Questa volta eravamo seduti nella principale sala da pranzo e ammiravamo le foto e trofei del proprietario dai sui tempi giocando per FC Torino. Quando abbiamo tentato di domandare del suo passato, ha riso e confermato, ma subito ha voluto sapere se eravamo tifosi di Juventus. Gli abbiamo risposto sinceramente di no, e tutto andava bene, ma non oso pensare alla conseguenza se abbiamo risposto di sì. (Per dir la verità, il giovane cameriere, l’unico che parlava un po’ dell’inglese, ci ha detto che tifava lui per Juventus – e a loro due piaceva lo sfottò).
Non ci sono menu. La cucina prepara e serve una cena italiana intera con tutti i piatti, e quando i piatti sono pronti, tutti vengono serviti nello stesso momento direttamente dalle pentole. Quanto ai vini, devi dire quale vitigno d’uva vuoi, e ti viene servito il vino che il ristorante ha di quel vitigno in quel momento. Abbiamo scelto di rivisitare il Favorita e abbiamo anche assaggiato il loro Barbaresco e Barbera d’Alba. Consiglio caldamente di cenare da Vagabondi se sei nella regione d’Alba e cerchi qualcosa tipico e molto buono.
Produttore di vino Prunotto Bussia a Cuneo d’Alba
A quanto pare, siamo stati tra i primi ospiti nelle nuove strutture di Prunotto. Perciò, tutto appariva nuovo e bello.
La sala da degustazione aveva molto luce e uno splendido panorama delle colline di Barolo. Questa degustazione locale di Barolo è stata la prima volta per noi. Il prezzo standard di una degustazione è €5. Qualche volta diviene gratuito, in particolare se si compra vini, e in certi posti è gratis dall’inizio. Una volta abbiamo pagato €10.
Qui costa €15 a testa senza niente di speciale in confronto alle visite in altri posti. €5 o €10 non rompono il budget, ma quando il prezzo è tre volte più grande del prezzo degli altri posti, si aspetta qualcosa in più. Erano certamente buoni vini e il nostro padrone di casa era molto esperto, amichevole e divertente e senza dubbio parla inglese migliore del tutti che abbiamo incontrato nel gita. I vini che abbiamo degustato erano come previsto buoni e di qualità – senza essere formidabili o unici. Nonostante avevamo già comprati tanti bottiglie, avevamo deciso di fare spazio per altre 6 bottiglie in caso di vini straordinari. Qui non abbiamo comprato niente 🙂
Mercato medievale e mercato delle pulci ad Asti
Asti è stata un’esperienza molto interessante. C’era una mostra di macchine d’epoca nella grande piazza e un mercato medievale nel centro storico, zona pedonale inclusa. Qui si poteva vedere artigianato classico e c’erano banchi che servivano piatti tradizionali e tipici.
Pizza, per esempio, viene preparata in forni di mattone, costruiti sul posto nella zona pedonale e riscaldati col fuoco. Ci siamo ritrovati in un’enoteca fantastica con il minimo instabile wi-fi che bastava per vedere FCK perdere 1-0 contro Brøndby. Abbiamo bevuto un Cornarea (curiosamente lo stesso della prima visita) mentre aspettavamo una tavola libera, e con pranzo una fantastica birra locale a base di grano. C’è anche un mercato delle pulci domenica – enorme con centinaia di bancarelle. Se sei appassionato di questo, puoi trascorrere molto tempo solo dare un’occhiata a tutto.
Shopping a Milano
Siamo arrivati a Milano presto la domenica sera, ma c’è vita e negozi aperti ovunque. È all’altezza di New York e Parigi riguardo l’atmosfera e vita, ma è molto caro sia fare il shopping sia mangiare/bere. Penso che sia un luogo in cui ritorniamo per restare più a lungo – le 3 ore che abbiamo passato a Milano non bastavano per niente.